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Nuove opportunità di finanziamento per le imprese agricole della Sardegna per investimenti materiali e immateriali e per il sostegno all’avviamento di imprese da parte di giovani agricoltori.

Sono operative le seguenti misure del Fondo di Sviluppo Rurale:

 

Sottomisura 4.1 – Investimenti nelle aziende agricole

La seguente sottomisura prevede un aiuto alle imprese agricole per la realizzazione di investimenti strutturali (materiali e immateriali). L’obbiettivo è incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali considerevoli, in particolare di quelle che detengono una quota di mercato esigua, delle aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una diversificazione dell’attività, in quanto finalizzata a garantire la vitalità e la competitività delle aziende agricole della Sardegna favorendone l’orientamento al mercato attraverso la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture produttive mediante investimenti mirati all’obiettivo di migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità globali dell’azienda agricola.

L’intensità degli aiuti è fissata nella percentuale del 40% degli investimenti riconosciuti ammissibili per le aziende ricadenti in zone non svantaggiate (50% per i giovani agricoltori); per quelle ricadenti in zone con svantaggi naturali l’intensità del contributo aumenta fino al 60% (70% per i giovani agricoltori).

Le spese ammissibili sono:
– acquisizione, costruzione o miglioramento di beni immobili;
– acquisto di nuovi macchinari e attrezzature fino a copertura del valore di mercato del bene;
– spese generali direttamente collegate alle spese di cui alle lettere a) e b) e in percentuale non superiore al 10% degli investimenti ammessi a contributo;
– investimenti immateriali.

Beneficiari: imprese agricole singole o associate.

La presentazione delle domande potrà avvenire nel periodo compreso tra il 2 ed il 31 maggio 2022 utilizzando il portale del sistema informativo di Argea.

 

Sottomisura 4.1 – Investimenti nelle aziende agricole per adozione tecniche “Precision Farming” e agricoltura conservativa

L’intervento mira a promuovere una evoluzione strutturale più competitiva e sostenibile dell’agricoltura sarda, attraverso un sostegno alle imprese agricole per la realizzazione di investimenti strutturali (materiali e immateriali) nell’ambito dell’agricoltura di precisione, definita come un insieme di pratiche basate sull’osservazione, la misura e la risposta dell’insieme di variabili che intervengono nell’ordinamento produttivo.

L’intensità degli aiuti è fissata nella percentuale del 40% degli investimenti riconosciuti ammissibili per le aziende ricadenti in zone non svantaggiate (50% per i giovani agricoltori); per quelle ricadenti in zone con svantaggi naturali l’intensità del contributo aumenta fino al 60% (70% per i giovani agricoltori).

Le spese ammissibili sono: strumentazioni, macchinari e dispositivi software per attività tecniche di precision farming per colture erbacee e arboree e per la zootecnia.

Beneficiari: Imprese agricole singole o associate

La presentazione delle domande potrà avvenire nel periodo compreso tra il 15 aprile 2022 e il 16 maggio 2022 utilizzando il portale del sistema informativo di Argea.

 

Sottomisura 4.2 – Trasformazione e commercializzazione

La sottomisura prevede un sostegno per investimenti materiali o immateriali finalizzati alla trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli. Gli investimenti saranno indirizzati a realizzare, ammodernare e razionalizzare le strutture produttive dedicate alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, a migliorare gli standard qualitativi, a sviluppare nuovi prodotti ed affrontare nuovi segmenti di mercato.

L’intensità degli aiuti è fissata nella percentuale del 40% degli investimenti riconosciuti ammissibili. Il volume massimo di investimento per singolo progetto è fissato in € 1.000.000,00 per le imprese agroindustriali e in € 300.000,00 per le aziende agricole (IVA esclusa ma comprese le spese generali).

Le spese ammissibili sono:
– Acquisizione, costruzione o miglioramento di beni immobili connessi all’attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
– Acquisto di macchinari e attrezzature funzionali ai processi di lavorazione e trasformazione del prodotto agricolo, compresi automezzi per il trasporto e movimentazione del prodotto;
– Investimenti per la realizzazione di impianti per il trattamento delle acque reflue nella trasformazione e commercializzazione;
– Investimenti per il risparmio e l’efficientamento energetico: Impianti per l’utilizzo nell’impresa di fonti energetiche rinnovabili;
– Investimenti immateriali: acquisizione di programmi informatici, acquisizione di brevetti e licenze.

Beneficiari: Imprese agricole singole o associate, imprese agroindustriali.

La presentazione delle domande potrà avvenire nel periodo compreso tra il 16 maggio 2022 e il 15 giugno 2022 utilizzando il portale del sistema informativo di Argea.


Sottomisura 6.1 – Giovani Agricoltori

La sottomisura sostiene, attraverso un premio forfettario di insediamento, l’avvio di nuove imprese gestite da giovani agricoltori adeguatamente qualificati che si insediano per la prima volta nell’azienda agricola in qualità di capo azienda.

L’importo forfettario del premio per l’avviamento dell’attività imprenditoriale è fissato in € 35.000,00.

Beneficiari: Giovani agricoltori (età compresa tra 18 anni compiuti e 41 anni non ancora compiuti al momento della presentazione della domanda).

É necessario essere in possesso di qualifiche e competenze professionali adeguate, soddisfatta nei seguenti casi:

1) possesso di titolo diploma di laurea in materia agraria, veterinaria, della scienza delle produzioni animali o della scienza delle tecnologie alimentari ovvero diploma universitario per le medesime aree professionali (conseguito in Italia o legalmente riconosciuto se conseguito all’estero);

2) abilitazione all’esercizio della professione in una delle materie di cui al punto precedente (conseguita in Italia o legalmente riconosciuta se conseguito all’estero);

3) diploma di scuola media superiore in materia agraria (conseguito in Italia o legalmente riconosciuti se conseguito all’estero);

4) possesso del titolo di qualifica rilasciato dall’Istituto Professionale per l’agricoltura a conclusione del terzo anno (conseguito in Italia o legalmente riconosciuto se conseguito all’estero);

5) frequenza di un corso di formazione finalizzato all’acquisizione di competenze e conoscenze in campo agricolo (almeno 150 giorni);

6) svolgimento di attività lavorativa in campo agricolo come lavoratore subordinato o autonomo per un periodo di tre anni (1 anno = 156 giorni lavorativi) anche non continuativi, attestata da idonea documentazione (ad es. certificazioni fiscali o previdenziali).

In mancanza del requisito professionale, può essere accordato un periodo di proroga non superiore a 36 mesi a decorrere dalla data di adozione del sostegno. In tale periodo, la competenza professionale può essere conseguita attraverso l’acquisizione di almeno uno dei requisiti sopra indicati ad eccezione del punto 6).

 

La presentazione delle domande potrà avvenire nel periodo compreso tra il 1 aprile 2022 e il 2 maggio 2022 utilizzando il portale del sistema informativo di Argea.

 

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Autore: Urban Center

La sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” del Programma di Sviluppo Rurale prevede un aiuto alle IMPRESE AGRICOLE per la realizzazione di investimenti strutturali (materiali e immateriali).

La sottomisura contribuisce ad incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali considerevoli, in particolare di quelle che detengono una quota di mercato esigua, delle aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una diversificazione dell’attività, in quanto finalizzata a garantire la vitalità e la competitività delle aziende agricole della Sardegna, favorendone l’orientamento al mercato attraverso la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture produttive, mediante investimenti mirati all’obiettivo di migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità globali dell’azienda agricola.

L’intensità degli aiuti è fissata nella percentuale del 40% degli investimenti riconosciuti ammissibili per le aziende ricadenti in zone non svantaggiate e nella misura del 60% per quelle ricadenti in zone con svantaggi naturali. Per i giovani agricoltori le percentuali di aiuto di cui sopra possono raggiungere, rispettivamente, il 50% ed il 70%.

 

SPESE AMMISSIBILI

a. acquisizione, costruzione o miglioramento di beni immobili;
b. acquisto di nuovi macchinari e attrezzature fino a copertura del valore di mercato del bene;
c. spese generali direttamente collegate alle spese di cui alle lettere a) e b) e in percentuale non superiore al 10% degli investimenti ammessi a contributo;
d. investimenti immateriali.
In particolare sono ammessi:
a. investimenti per il miglioramento e adeguamento delle condizioni fondiarie, strutturali e delle dotazioni aziendali: acquisizione, costruzione, ristrutturazione o ampliamento dei fabbricati aziendali e delle strutture produttive, per lo stoccaggio delle scorte e il ricovero del parco meccanico aziendale; miglioramenti agrari e sistemazione dei terreni;
b. investimenti per il risparmio e l’efficientamento energetico, impianti per l’utilizzo in azienda di fonti energetiche rinnovabili (biomassa derivante da scarti aziendali, biogas derivante da effluenti di allevamento, energia solare e eolica senza utilizzo di suolo) a tal fine dimensionati per una capacità produttiva non superiore al consumo medio annuale, combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola (compreso il consumo familiare);
c. investimenti per impianti e opere di gestione delle deiezioni e dei reflui zootecnici; riutilizzo dei reflui e/o impiego alternativo dei prodotti, dei sottoprodotti e/o dei rifiuti;
d. investimenti per la sostituzione o l’incapsulamento e smaltimento di coperture e parti in cemento amianto;
investimenti per impianti per la produzione di specie vegetali poliennali: realizzazione ex novo di impianti di colture arboree o arbustive, ristrutturazione di impianti esistenti (modifica della forma di allevamento al fine di introdurre la meccanizzazione delle operazioni colturali e della raccolta, reinnesto, totale o parziale e reimpianto, comprese opere ed interventi fondiari connessi);
f. investimenti per il miglioramento degli allevamenti (strutture per il ricovero degli animali, macchine, attrezzature e impianti di mungitura, estensivizzazione, razionalizzazione e miglioramento dei pascoli);
g. investimenti per la realizzazione di recinzioni e il ripristino di muretti a secco;
h. investimenti per terrazzamenti, ciglionamenti, affossature per la regimazione delle acque superficiali;
i. investimenti per il miglioramento delle dotazioni infrastrutturali della azienda (viabilità ed elettrificazione aziendale);
l. investimenti per dotazioni aziendali: acquisto di attrezzature funzionali alle attività di allevamento e controllo dei processi produttivi (impianti, macchine e macchinari in genere, compresi hardware e software e l’impiantistica di collegamento), acquisto di macchine e attrezzature per l’esecuzione delle operazioni colturali e di allevamento; acquisto di macchine, attrezzature e impianti per la gestione delle operazioni collegate al ciclo dei prodotti agricoli; automezzi per l’esercizio dell’apicoltura nomade o per il trasporto del bestiame;
m. investimenti per opere di approvvigionamento idrico; razionalizzazione e/o riduzione dei consumi idrici; ricerche idriche e opere di provvista di acqua, anche per usi irrigui, impianti di potabilizzazione delle acque, sistemi per il controllo ed il risparmio idrico, impianti di irrigazione;
n. investimenti per la protezione delle colture e degli allevamenti da alcune avversità atmosferiche e da attacchi di fauna selvatica (es.: reti antigrandine, recinzioni antipredazione, sistemi di allerta e video sorveglianza);
o. investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti e licenze.
In tutti i casi, le spese generali saranno riconosciute fino alla concorrenza del 10% del costo totale degli investimenti realizzati; nel caso di progetti che prevedono la sola fornitura di attrezzature e macchinari le spese generali saranno riconosciute fino alla concorrenza del 5%.

 

La presentazione delle domande potrà avvenire nel periodo compreso tra il 2 ed il 31 Maggio, utilizzando il portale del sistema informativo di Argea.


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Autore: Stefano Gregorini, Urban Center