Stai valutando la possibilità di metterti in proprio e aprire la partita IVA come infermiera o infermiere professionale ma ti preoccupano gli adempimenti fiscali e previdenziali?

In questo articolo vogliamo tranquillizzarti, dandoti qualche consiglio utile, e farti sapere che i professionisti di Imprenditoriamo sono al tuo fianco per permetterti di svolgere il tuo importantissimo lavoro con serenità.

 

partita iva infermieri - foto 1(Immagine tratta da www.pexels.com)

 

Adempimenti per esercitare come Infermiere autonomo

Vediamo quali sono i passaggi da seguire.

1) Per prima cosa sarà necessario aprire la partita IVA per la professione infermieristica. Ci sono dei codici appositi – denominati codici ATECO – che identificano le varie attività economiche e professionali. Nel tuo caso il tuo codice ATECO di riferimento è 86.90.29, ovvero “Altre attività paramediche indipendenti nca

La richiesta di attribuzione della partita IVA può essere gestita in autonomia, recandosi presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate oppure affidandosi a intermediari come Commercialisti, Consulenti del Lavoro, Tributaristi. Naturalmente, se vorrai, potrai affidarti anche a noi di Imprenditoriamo.

Se deciderai di occuparti tu in prima persona di aprire la partita IVA, fai molta attenzione a non dimenticarti di verificare se puoi accedere al regime forfettario e, nel caso, compila correttamente la casella con la quale dichiarerai di volerne usufruire. Si tratta di un regime fiscale che permette delle importanti agevolazioni rispetto al regime ordinario e gode di semplificazioni fiscali e contabili.

 

> Scopri di più sul regime forfettario

 

2) Il passo successivo è quello di iscriverti all’Albo tramite l’Ordine Provinciale di competenza in base alla tua residenza. Per l’iscrizione è necessario:

  1. avere il pieno godimento dei diritti civili;
  2. essere in possesso del prescritto titolo ed essere abilitati all’esercizio professionale in Italia;
  3. avere la residenza o il domicilio o esercitare la professione nella circoscrizione dell’Ordine.

Possono essere iscritti all’Albo le persone straniere in possesso dei requisiti di cui al comma 3, che siano in regola con le norme in materia di ingresso e soggiorno in Italia.

Fonti: www.fnopi.it Art. 5 DLCPS 233/46 modificato dalla L.3/18

 

3) Entro 60 giorni dall’inizio dell’attività dovrai iscriverti alla Cassa previdenziale dedicata alla tua professione, la procedura è molto semplice:

  1. vai sul sito www.enpapi.it, scarica e compila la domanda per l’iscrizione alla GESTIONE PRINCIPALE. Ecco il link diretto per la compilazione della domanda https://www.enpapi.it/wp-content/uploads/2020/11/Domanda-di-iscrizione_GP.pdf
  2. invia la domanda assieme a un documento di identità alla PEC info@pec.enpapi.it da una casella PEC (la PEC può anche non essere intestata a te). In alternativa nel sito troverai l’indirizzo per inviare la documentazione a mezzo raccomandata.

Ti raccomandiamo di fare attenzione alla scadenza dei 60 giorni perché se l’invio venisse effettuato oltre tale termine:

Caso 1: invio dal 61° giorno entro il 90° giorno si incorrerà in una sanzione di 20,00 €.

Caso 2: invio oltre il 91° giorno si incorrerà in una sanzione di 100,00 €.

 

partita inva infermieri - foto 2(Immagine tratta da www.pexels.com)

 

Quanto costa l’ENPAPI?

I contributi si suddividono in tre tipologie: SOGGETTIVO, INTEGRATIVO, MATERNITA’.

  • Il contributo soggettivo (*) viene calcolato in base al reddito dichiarato nella dichiarazione dei redditi e per il 2021 è pari al 16%
  • Il contributo integrativo è del 4% e deve essere aggiunto al tuo compenso in tutte le fatture che emetterai

Il contributo maternità è versato una tantum e viene stabilito annualmente, per l’anno 2020 era di 80,00 €.

(*) Per quanto riguarda il contributo soggettivo ricorda che:

  • ha un importo minimo che deve essere pagato anche in assenza di incassi, attualmente pari a 1.600 €;
  • se hai meno di 30 anni puoi chiedere la riduzione del 50% dei contributi soggettivi.

> Per approfondire l’argomento

 

Regime fiscale

Prima di tutto devi tenere a mente che, come professionista, paghi le tasse e i contributi solamente sulle fatture che incassi. E’ un aspetto molto importante perché non rischierai di pagare tasse e contributi che non hai ancora incassato.

Inoltre ti do una buona notizia, infatti anche per l’anno 2021 hai la possibilità di accedere al regime forfettario.

Il regime forfettario può essere uno strumento molto utile per chi ha intenzione di aprire una propria attività oggi.

Il regime forfettario è una Flat Tax, per la quale in presenza di alcuni requisiti, è prevista un’aliquota super agevolata al 5% per i primi 5 anni di attività, per poi passare a una tassazione del 15% per sempre.

Se consideri che la tassazione normale parte dal 23% per arrivare fino al 43%, questo è un ottimo incentivo per te che stai pensando di avviare la tua attività.

Inoltre il regime forfettario opera in base ai coefficienti di redditività. Senza entrare troppo nel dettaglio, devi considerarli come costi attribuiti dallo Stato (basati su statistiche a livello nazionale) per la tua attività.

Per gli infermieri il coefficiente di redditività è del 78%.

Questo vuol dire che su ogni 100 € incassati pagherai le tasse e i contributi soggettivi su 78 €.

N.B. Non potrai dedurre nessun costo, l’unica spesa che potrà abbassare l’imponibile fiscale è il pagamento dei contributi ENPAPI.

 

Esempio pratico

Facciamo un esempio su quanti contributi e tasse pagherai il primo anno.

Incassi annuali: 40.000 €

Coefficiente redditività: 78%

= Imponibile previdenziale: 31.200 €

Contributo Soggettivo 16%: 4.992 €

Contributo Maternità: 80 €

Tasse 5%: 1.560 €

Quindi, avendo incassato 40.000 € e avendo pagato 4.992 € di contributi soggettivi, 80 € di maternità e 1.560 € di tasse, ti resterà un netto di 33.368 €.

N.B. Il contributo integrativo non deve essere considerato perché viene pagato dai tuoi clienti e tu dovrai direttamente versarlo all’ENPAPI, quindi non rientra nel calcolo del tuo reddito.

 

partita iva infermieri - foto 3(Immagine tratta da www.pexels.com)

 

Requisiti e limiti del regime forfettario

I limiti sono tanti e alcuni sono complessi da spiegare per questo ti suggeriamo di chiedere sempre supporto a un professionista, ma ti vogliamo riportare i requisiti più importanti per poter accedere al Regime Forfettario:

  • non superare 65.000 € di incassi come attività professionale, se inizi in corso d’anno devi rapportare i 65.000 € ai mesi di apertura. (es. inizi a luglio dovrai calcolare 65.000/12*6 = 32.500 €);
  • non superare i 30.000 € di reddito da lavoro dipendente o assimilato;
  • non essere socio di società di persone o di impresa familiare o in alcuni casi di SRL;
  • non avere una partita IVA come adetto al network marketing.

 

Conclusioni

Sicuramente il mercato richiede sempre più Infermieri qualificati e con partita IVA – sia in ambito ospedaliero che domiciliare – quindi puoi prepararti con fiducia ad affrontare questo percorso, con tanti strumenti fiscali e agevolazioni oggi disponibili.

 

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